Uno sguardo al passato
Primavera 1948: alcuni cittadini lughesi, mossi da grande dedizione ed entusiasmo, cominciano a diffondere la cultura del dono del sangue attraverso volantini, conferenze, incontri. Sono i pionieri della donazione sul nostro territorio: Giuseppe Frabetti, Aurelio Valli, Enrico Marlat. Il loro lavoro coraggioso e determinato segue le orme del dr. Vittorio Formentano che, già dal 1927, avendo assistito alla morte di una giovane madre durante il parto per mancanza di sangue, aveva fondato a Milano l’Associazione Volontari Italiani del Sangue con il motto “Caritas usque ad sanguinem”.
Novembre 1948: intorno a questo primo nucleo di entusiasti, grazie anche alla diffusione del giornalino “La voce del donatore di sangue”, si raccolgono altri 16 cittadini che si sottopongono alle visite di idoneità, pronti al dono.
22 Febbraio 1949: è veramente una data storica; avviene la prima donazione dei volontari di Lugo organizzata presso l’ospedale di Fusignano, perché allora i medici dell’ospedale di Lugo preferivano ricorrere a parenti o conoscenti dei malati, ritenendo le donazioni gratuite e volontarie utili solo in caso di guerra o di calamità naturali. Con molta emozione, tanto entusiasmo e anche un po’ di…fifa, i primi 5 donatori lughesi (Frabetti, Balbi, Guerra, Taroni, Valli), in quella lontana sera di Febbraio, si sottopongono al prelievo del sangue. L’emozione e la gioia di quella giornata ancora emergono dalle preziose pagine del diario di uno di loro, Aurelio Valli, che, giunte fino a noi, ci fanno rivivere lo spirito pionieristico e l’entusiasmo di allora.
19 Settembre 1949: il nuovo primario medico dell’Ospedale di Lugo, prof. Enrico Jasonni, incontra i donatori lughesi: segnale importante del nuovo concetto del dono che si sta diffondendo in tutta la classe medica. Da questo momento inizia l’attività di donazione e raccolta presso il nostro ospedale, che avrà un ulteriore impulso con la nomina a primario chirurgo del prof. Pietro Marinelli e con l’istituzione dell’emoteca “Paolo Marescotti”. L’attività promozionale dell’AVIS trova da questo momento pieno sostegno nei massimi vertici dell’attività sanitaria che vengono chiamati anche a presiedere l’Associazione.
1965: L’AVIS provinciale di Ravenna si dota di una propria autoemoteca raccogliendo sangue dalle piazze di tutti i Comuni ravennati ed entrando così in competizione con l’attività trasfusionale dell’ospedale di Lugo.
1972: Nasce l’ADS del Comprensorio di Lugo. La sua nascita come associazione autonoma deriva dal bisogno di istituire il Centro trasfusionale dell’Ospedale di Lugo. Nel 1970 infatti l’Ospedale di Lugo si era costituito Ente ospedaliero con l’intento di essere classificato Ospedale Provinciale e il Centro Trasfusionale è un requisito importante a tale scopo. Nasce così l’ADS in cui convergono le sezioni di Lugo, Cotignola e Sant’Agata mentre nei restanti comuni continuano a funzionare sezioni AVIS collegate all’AVIS. Provinciale. Il sostegno dell’Amministrazione Comunale e dell’Ente ospedaliero diedero il via ad una fase di grande espansione dell’ADS le cui donazioni salirono da 1701 nel 1971 a 2481 nel 1972 con lo sbalorditivo incremento del 45,8%.
1980: Nasce l’USL n°36. Inizia la parificazione AVIS-ADS.
Nel quadro della generale razionalizzazione del sistema sanitario regionale anche le due associazioni di raccolta sangue coesistenti sul territorio vanno verso la parificazione.
Nel quadro della generale razionalizzazione del sistema sanitario regionale anche le due associazioni di raccolta sangue coesistenti sul territorio vanno verso la parificazione.
L’ADS comprensoriale e l’AVIS verificano che sono molti di più gli obiettivi condivisi rispetto agli elementi di differenziazione. Viene quindi siglato il protocollo di Parificazione AVIS-ADS che prelude all’unità attuale.
Sopravvive per poco la doppia dicitura AVIS-ADS che sarà spazzata via dalla infelice assonanza fra ADS e AIDS (grave patologia esplosa in quegli anni).
Sopravvive per poco la doppia dicitura AVIS-ADS che sarà spazzata via dalla infelice assonanza fra ADS e AIDS (grave patologia esplosa in quegli anni).
1994: Si torna, con un processo sereno, democratico e condiviso, alla denominazione iniziale “AVIS Comunale di Lugo”. L’Associazione in tutti questi anni è stata comunque sempre attiva e vitale con qualsiasi denominazione, perché i donatori di sangue saranno sempre una sola grande famiglia indipendentemente dalle sigle che li caratterizzano.
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