Avis e la scuola dell’obbligo

Per quanto riguarda le scuole primarie (elementari) e le scuole secondarie di primo grado (medie) l’attività di sensibilizzazione si fa più completa.
Di solito la nostra azione si esplica nelle quinte elementari e nelle seconde medie, anni scolastici in cui il programma prevede lo studio del corpo umano e del sangue in particolare. Gli insegnanti colgono quindi volentieri l’opportunità di approfondire questi argomenti con l’ausilio del nostro intervento.
In questa fase diventa già molto richiesta la presenza del medico come esperto capace di chiarire ogni dubbio di carattere scientifico.
Gli obiettivi che ci proponiamo in questa fascia di età sono pertanto:

  1. Sensibilizzare alla solidarietà ragazzi che sono già in grado di comprendere l’importanza dei valori su cui si basa la convivenza civile: la solidarietà, il rispetto per l’altro, la gratuità, il dono del proprio tempo o delle proprie energie per il bene comune.
  2. Fornire informazioni medico scientifiche sul sangue e le sue componenti, sul bisogno di sangue in campo sanitario, sull’utilizzo del sangue donato e degli emocomponenti come il plasma e le piastrine.

Modalità dell’intervento:  l’attività consiste in interventi di  due ore per ogni classe; la prima ora, gestita dai volontari Avis, è dedicata ad un discorso generale di sensibilizzazione alla solidarietà svolto con l’ausilio di brevi letture e di filmati a tema.
La seconda ora è riservata all’incontro con il medico  che ha l’obiettivo di fornire le informazioni scientifiche e sanitarie che docenti ed alunni richiedono.
Il servizio trasfusionale dell’ASL di Ravenna collabora con l’Avis mettendo a disposizione i suoi medici  per l’attività nelle scuole, compatibilmente con gli impegni di servizio.
Quando l’intervento di questi medici non è possibile è l’Avis Provinciale a sopperire con i suoi operatori.
Accade spesso che alunni e insegnanti colgano l’occasione per chiedere informazioni sanitarie anche non concernenti il dono del sangue, ma noi riteniamo che offrire conoscenze e cultura sia comunque un valore positivo e che sia  il modo giusto per coinvolgere i docenti nelle nostre attività di sensibilizzazione.